Le rovine del Monastero dei 40 Santi si trovano ad est della città di Saranda, sulla collina del “Qafë Gjashtës” di fronte al castello di Lëkurës.
Il monastero aveva una struttura rettangolare con una lunghezza di circa 43 me una larghezza di 23 m. L'interno era organizzato in sette conche uguali tra loro. L'archeologo italiano Luigi Maria Ugolini, che ha studiato il monastero a metà degli anni '20, dice che: la chiesa era una delle migliori e più belle che avesse visto in Albania.La basilica fu edificata in tarda antichità come centro di pellegrinaggio dedicato al culto dei 40 Santi per i fedeli cristiani provenienti da vari paesi dei Balcani e delle sponde dello Ionio e dell'Adriatico. Negli anni '40 fu demolito dai bombardamenti della seconda guerra mondiale.
Gli scavi archeologici degli ultimi anni hanno portato alla luce nuovi dati sul battistero, che è un complesso costituito da diversi ambienti, con nove vasche battesimali singole o collettive e due vasche. Molto interessanti sono le iscrizioni con piastrelle murarie sulla facciata dei muri della chiesa.
Un tempo era un monastero e un centro di pellegrinaggio, ma oggi è una meta turistica. Questo edificio danneggiato dal tempo che si trova sulla collina, in una pianta dove spiccano le colonne, le file simmetriche di finestre, gli archi sopra di loro, le sale e i vestiboli costruiti in pietra rimane sempre una meta così attraente per tutti i visitatori. Queste rovine custodiscono sulla collina, un'opera unica di patrimonio e culto dell'umanità.